Arriva a conclusione anche la tredicesima giornata di questa Serie A sempre più avvincente. Nei tre big match del weekend il Napoli batte a domicilio anche l'Atalanta, mentre Lazio e Juventus vincono rispettivamente il Derby della Capitale e quello d'Italia. Adesso però analizziamo tutto più nel dettaglio grazie anche ai voti della redazione di FantaPiù3.
TOP 11 SERIE A GIORNATA 13:
In porta c'è Sepe. L'estremo difensore della Salernitana para tutto il parabile e anche due rigori. Difficilmente gli si può chiedere di più. Sui due goal subiti non ha responsabilità, 7,5. Con grande piacere riaccogliamo poi tra i top di giornata il difensore più ambito da tutti i fantallenatori: Theo Hernandez. Il terzino francese è ormai un giocatore totale, tra i più forti al mondo nel suo ruolo. La calma con cui stoppa di petto e poi deposita in porta il pallone dell'1 a 0 è quella dei grandi campioni. Per il resto tanto tanto fiato su e giù per la fascia, 9,5. Torna in top 11 un altro top di reparto, ossia Nikola Milenkovic. Il centrale viola guida con autorevolezza il reparto arretrato dei suoi, chiamato a fronteggiare lo sterile attacco blucerchiato, e trova anche il goal di testa quando si proietta in avanti, 10. 10 anche per Posch del Bologna, che risulta determinante tanto in fase difensiva grazie alle sue buone coperture quanto in fase realizzativa dato che mette a segno il goal decisivo del 2 a 1. A centrocampo non possiamo non inserire Fagioli in questa formazione. Il classe 2001 bianconero prende per mano il centrocampo juventino con convinzione e giocando molto in verticale e sempre a due tocchi. Segna anche il goal che chiude la partita, il secondo di fila, 10. Spazio poi per Baldanzi dell'Empoli, che mostra tutto il suo repertorio nella bellissima giocata che gli permette di firmare il goal decisivo. In crescita esponenziale e destinato a grandi palcoscenici, intanto traina la squadra che lo ha cresciuto, 10. Stesso voto, 10, anche per Bonaventura. L'ex Milan è il collante perfetto tra centrocampo e attacco, agendo sulla trequarti ed ergendosi a faro della manovra offensiva viola. Cinico nel portare avanti la Fiorentina dopo pochissimi minuti. E chiudiamo il centrocampo con un altro 10, quello di Felipe Anderson. Il brasiliano della Lazio sostituisce più che dignitosamente Immobile nel ruolo di centravanti, facendo a sportellate con i centrali avversari e puntandoli quando ne aveva la possibilità. Sponde, dribbling e cattiveria, come quella mostrata quando si è trovato a tu per tu con Rui Patricio e l'ha freddato segnando il goal che ha deciso il Derby capitolino. In attacco troviamo anche il migliore di giornata: sua maestà Victor Osimhen. Il nigeriano è sempre più leader della classifica marcatori e di questo Napoli che sembra infermabile. Anche a Bergamo arrivano i tre punti e hanno la firma indelebile del panterone ex Lille, che prima pareggia i conti di testa e poi serve l'assist decisivo ad Elmas, 11,5. Rimaniamo al Gewiss Stadium di Bergamo e parliamo del sempre più sorprendente Lookman. Arrivato in estate, si sta imponendo come colonna portante del reparto offensivo della Dea. Segna un altro goal e gli viene negata la doppietta dalla traversa, 10. E 10 anche per Orsolini. Entra e stravolge la partita. Oltre al goal tanti guizzi e spunti di qualità. Chissà che questa partita non possa risultare la svolta per la sua stagione. L'allenatore di questa top 11, che totalizza ben 115,5 punti, è sempre del Bologna. Thiago Motta vince con intelligenza una partita che si era messa male. Abile con i cambi; finalmente sembra allenare una squadra che rema assieme a lui nella stessa direzione, 7.
FLOP 11 SERIE A GIORNATA 13:
Il peggior portiere di giornata è Carnesecchi. Il ragazzo di proprietà dell'Atalanta non è per niente reattivo in entrambi i goal che subisce, sui quali può fare meglio in tutti e due i casi, 3,5. Cambia il reparto e non il voto con il 3,5 a Magnani del Verona, che lascia i suoi in dieci in maniera più che ingenua, facendosi beffare scioccamente da Mota. Pomeriggio da dimenticare. Anche Demiral non ha vissuto un bel pomeriggio in marcatura su Osimhen. Il centravanti del Napoli in questo momento è probabilmente il più difficile da marcare in Serie A, e questo weekend ne ha fatto le spese il turco. Prova ad arginarlo fisicamente ma non ci riesce quasi mai ed ha più di qualche colpa sull'1 a 2 partenopeo, 4,5. E a proposito di pomeriggi nefasti, e di 4,5, ecco che viene subito in mente il nome di Roger Ibanez. Suo l'errore grossolano che permette alla Lazio di ottenere il vantaggio che poi manterrà fino al triplice fischio. Peccato per il ragazzo, dato che questo errore arriva in una fase di grande crescita nella sua carriera. Ancora Roma anche a centrocampo con Bryan Cristante. Il centrocampista della Nazionale italiana è impacciato e soffocato nelle linee e nelle trame di gioco della mediana laziale pur orfana di Milinkovic Savic. Ci si aspettava di più, 5. Abbiamo poi Ricci del Torino, pedina fondamentale per i granata, e che quando non c'è fa sentire la sua assenza. Proprio come accaduto a Bologna, dove la sua intelligenza calcistica e le sue geometrie sono venute meno e tutto il Toro ne ha risentito, 5. 5 il voto che va pure a Maxime Lopez del Sassuolo. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Ricci, quando non riesce a tessere le trame del gioco neroverde il Sassuolo fatica tantissimo. Nel suo caso però, si tratta di un episodio reiterato, dato che sembra in una fase calante della stagione. Trova poi spazio anche Leris della Sampdoria. Il francese rispecchia perfettamente la condizione della sua squadra: opaco, confusionario, privo di inventiva. Contro il Monza il suo apporto in qualsiasi fase del gioco è pari a zero, 4,5. Il tridente offensivo è formato da tre nomi di spicco. Partiamo da Lautaro Martinez, che a parte qualche buona occasione sciupata in malo modo viene completamente estromesso dalla partita per mano dell'ottima marcatura di Bremer. Serata no per lui e per la sua Inter, 5. Che poi è lo stesso voto in pagella, 5, che prende pure Abraham, che finisce la partita nelle tasche di Romagnoli e Casale, clienti più che scomodi per il centravanti inglese. Totalmente assente nella casella “occasioni da goal create”, prova a compensare, senza buoni risultati, con il lavoro a servizio della squadra. 4,5 per Hojlund dell'Atalanta, ancora acerbo per affrontare con la giusta attitudine certe gare. La classe c'è e si vede, ma manca la lucidità sotto porta per far male al Napoli al momento opportuno. In panchina, a guidare una formazione che racimola appena 55 punti, c'è mister Inzaghi. Il tecnico nerazzurro perde l'ennesimo scontro diretto della stagione. Buona Inter nel primo tempo, ma crollo soprattutto psicologico nel secondo. Anche la gestione dei cambi risulta discutibile, 5.
Termina dunque anche questo turno di campionato, ma non vi rilassate troppo perché martedì si riparte con il turno infrasettimanale, penultima giornata prima dello stop per i Mondiali. Alla prossima!
