Mourinho e Abraham ai microfoni: la formazione di domani, i rigori e il momento di Tammy
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Mourinho e Abraham ai microfoni: la formazione di domani, i rigori e il momento di Tammy

Josè Mourinho e Tammy Abraham hanno parlato ai microfoni del match di domani contro il Bodo Glimt. Queste le loro parole

Fausto Vassoney

Di Fausto Vassoney

mercoledì 03 novembre 2021 20:48

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Domani la Roma affronterà il Bodo Glimt, match che riporta alla mente dei romanisti tristi, recenti ricordi. La squadra della capitale è chiamata a rispondere alla rovinosa sconfitta dell'andata con una prestazione di livello. Per questo ci aspettiamo che Mourinho schieri dal primo minuto la miglior formazione possibile, senza lasciare spazio al turnover, se non per quanto riguarda Pellegrini, che lamenta un dolore al ginocchio. Proprio Mourinho ha presentato la gara ai microfoni insieme a Tammy Abraham. Il tecnico lusitano e il centravanti inglese hanno parlato così in conferenza stampa:

LE PAROLE DI MOURINHO

“Abbiamo sei punti in classifica nel girone. Siamo in una buona situazione. Se dimentichiamo il risultato di Bodo, anche se è impossibile da dimenticare, con due partite da giocare in casa, sei punti già acquisiti è una situazione buona. Abbiamo tre gare ancora da giocare, nove punti a disposizione. Non è una gara decisiva e non è una situazione di pressione. Però vogliamo finire primi"

La formazione di domani?

"Ovviamente non giocherà la stessa squadra dell’altra volta. Ovviamente. Ho avuto troppe paure prima della gara di andata, ma non ho avuto paura della partita. Ho temuto il freddo, il campo, gli infortuni, la stanchezza, ho avuto paura di tutto, ma non ho avuto paura della sconfitta. Ho sbagliato io, abbiamo sbagliato tutti. Domani non giocherà la stessa squadra”.

Abraham sottotono?

“Il problema siamo sempre noi. Non è di limiti individuali. Un giocatore che viene da una cultura diversa: cultura calcistica, cultura arbitrale, cultura anche sociale, penso che non sia mai facile. Però ha iniziato abbastanza bene. Ha creato un impatto positivo. Adesso vive un momento non speciale. Ma è un grande giocatore, abbiamo fiducia in lui. Nessun problema. Tornerà a giocare meglio, segnerà, abbiamo fiducia totale”.

Zaniolo?

“Dopo due anni di infortuni non è facile. Per esempio, contro la Juventus si è sentita un po’ la paura di un giocatore che ha sofferto tanto. Sono le paure di un giocatore che solo con il tempo può dimenticare. Fisicamente sta bene, fisicamente sta fortissimo ma quando hai 23-24 anni, principalmente quando hai perso due anni in infermeria, ci sono cose da imparare."

Afena Gyan?

"È un giocatore che cerca movimenti che noi non facciamo tanto. Abbiamo tanti giocatori che vogliono palla sui piedi, ne abbiamo pochi che la chiedono nello spazio, lui mi piace su come va in profondità e su come agisce in campo. Su come pressa in campo. È aggressivo nello spazio”.

 

LE PAROLE DI TAMMY ABRAHAM

La gara di andata è stata una partita a dir poco negativa. Domani abbiamo l’occasione per dimostrare quello che valiamo davvero perché non siamo quelli dell'andata. Lotteremo per mettere le cose a posto. 

Momento di difficoltà?

“Nel calcio capita di avere alti e bassi, momenti buoni e momenti peggiori, ma è proprio nei momenti peggiori che si impara di più di se stessi e della propria squadra. Per quanto riguarda me - un giocatore del mio calibro inserito in un contesto di squadra con tanti leader - questo è il momento migliore per mostrare la propria leadership e cercare di aiutare la squadra."

Condizione fisica?

“In merito all’infortunio con la nazionale, adesso le cose vanno meglio. Ho avuto qualche problema alla caviglia e qualche altro problemino, però sono un giocatore che vuole esserci sempre, che vuole aiutare sempre la squadra e che in qualche modo mette da parte qualche problema fisico. Sono un calciatore al quale non piace avere delle scuse, ogni giocatore vorrebbe sempre giocare al 100% della condizione fisica e senza dolori, ma anche grazie all'aiuto dei fisioterapisti e dello staff medico spero di poter tornare al 100% il prima possibile."

Difficoltà di ambientamento?

“Non direi che sto incontrando delle difficoltà in termini di ambientamento. Il calcio comporta sempre delle sfide, e per me in particolare che ho cambiato campionato, Paese e tipo di calcio."

Calci tu il prossimo rigore?

“No, in quanto attaccante io vorrei sempre segnare. In quel momento sentivo di avere fiducia, a Torino avevo appena conquistato il rigore ed ero pronto a calciarlo. Ma prima delle partite sappiamo bene qual è la gerarchia. Tra l’altro, Jordan è un rigorista straordinario. Era un momento un po’ particolare, eravamo tutti sotto pressione. Io spero di tornare presto a fare dei gol e che Jordan continui a calciare bene i rigori come sempre”.

 

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